INDICE:
♦ Cos’è il primo soccorso pediatrico?
♦ Perché occorre conoscere le manovre di primo soccorso pediatrico?
♦ Cosa devono fare gli adulti per proteggere i bambini?
♦ Quali sono le principali manovre di primo soccorso pediatrico?
♦ Cos’è il primo soccorso pediatrico?
E’ l’insieme delle manovre da effettuare per salvare la vita di un bambino in pericolo, in attesa dell’arrivo dei soccorsi. Le manovre sono sintetizzate dall’acronimo P.A.S: Proteggere e proteggersi, Avvertire i soccorritori e Soccorrere.
Quindi in caso di incidente e/o di arresto cardiaco occorre dapprima controllare l’ambiente, eliminare la fonte del pericolo e valutare l’infortunato, successivamente occorre chiamare il 118 e iniziare le manovre di Pediatric Basic Life Support – Defibrillation (Pbls-d) ovvero di rianimazione cardio-polmonare, per mantenere stabili le funzioni vitali del bambino fino all’arrivo dei soccorsi.
♦ Perché occorre conoscere le manovre di primo soccorso pediatrico?
Ogni giorno migliaia di bambini rimangono vittima di un infortunio e di questi, 2300 muoiono per le conseguenze degli incidenti subiti. (rapporto OMS e UNICEF – World Report on Child Injury Prevention). L’incidenza degli infortuni è maggiore nei bambini al di sotto dei 5 anni e le cause più frequenti sono: gli incidenti stradali, l’annegamento, le ustioni, le cadute e il soffocamento per ingestione. Occorre, quindi, conoscere le manovre di primo soccorso per intervenire prontamente in caso d’incidente, per aiutare il bambino a riprendersi e per limitare le conseguenze dell’arresto cardio-circolatorio.
♦ Cosa devono fare gli adulti per proteggere i bambini?
La prevenzione degli incidenti è la prima e la più importante cosa da fare per proteggere i bambini. La maggior parte degli incidenti avvengono in ambito domestico, scolastico o durante le attività sportive e sono in genere incidenti prevedibili ed evitabili. Pertanto è di primaria importanza che gli adulti che operano a contatto con bambini adottino misure preventive adeguate per rendere sicuro l’ambiente domestico e gli spazi esterni e siano capaci di intervenire prontamente in caso di incidente effettuando con competenza le manovre di primo soccorso.
♦ Quali sono le principali manovre di primo soccorso pediatrico?
Le principali manovre di primo soccorso (Pediatric Basic Life Support ) sono la rianimazione cardio-polmonare pediatrica e la disostruzione delle vie respiratorie.
Le manovre di rianimazione cardio-polmonare si effettuano in caso di arresto cardiaco ed hanno lo scopo di prevenire il danno cerebrale da carenza di ossigeno e di favorire la ripresa spontanea della circolazione e della respirazione.
Raramente l’arresto cardiaco nel bambino dipende da problemi cardiaci in genere è la conseguenza di una grave insufficienza respiratoria (causata da ostruzione delle vie aeree, da patologie polmonari come asma bronchiale, da traumi del capo e del torace) o da un grave stato di shock ( causato da ipovolemia conseguente a un trauma, sepsi o gastroenteriti).
Le manovre di rianimazione cardio-polmonare variano in base all’età del bambino e si dividono in manovre da effettuare da 0-12 mesi e manovre da effettuare dopo il primo anno di età fino ai 12 anni.
Prima di effettuare le manovre di rianimazione cardio-polmonare, in tutti i casi, occorre:
♦ Controllare di aver messo il bambino in sicurezza
♦ Escludere la presenza di traumi alla testa e al collo (se sussistono dubbi non spostare la testa del bambino)
♦ Valutare lo stato di coscienza del bambino, che non va scosso ma chiamato e pizzicato sulle spalle.
♦ Chiamare o fare chiamare il 118
♦ Aprire la bocca delicatamente e controllare la presenza di corpi estranei
♦ Valutare la presenza del respiro e del polso (brachiale sotto l’anno di età, carotideo sopra l’anno)
Solo dopo aver fatto tutto ciò può iniziare la rianimazione cardio-polmonare pediatrica.
Se il bambino è piccolo (da 0 a12 mesi): posizionare la propria bocca su bocca e naso del lattante ed effettuare 5 leggere insufflazioni iniziali mantenendo la testa del lattante in posizione neutra. Se non c’è alcuna ripresa, posizionare 2 dita al centro del torace e cominciare le compressioni toraciche (effettuare una pressione verso il basso di circa 1/3 del torace).
Dopo 30 compressioni eseguire 2 insufflazioni (15 compressioni in caso di due soccorritori)
Se il bambino è più grande (da 12 mesi alla pubertà): porre il bambino supino su un piano rigido e posizionarsi su un lato. Mettere una o due mani sovrapposte al centro del torace e iniziare ad effettuare compressioni toraciche ad una frequenza di 100-120 compressioni al minuto; il torace si deve abbassare di un terzo del diametro. Dopo 30 compressioni alternare due ventilazioni usando la mascherina facciale o bocca a bocca (tenendo chiuso il naso) e le dita sotto il mento per spostare la testa all’indietro. Continuare la rianimazione fino a esaurimento o fino all’arrivo del 118
Le manovre di disostruzione delle vie aeree si effettuano in caso di soffocamento da corpo estraneo e variano in base all’età del bambino.
Se il bambino è piccolo (da 0 a12 mesi) : mettersi seduti, appoggiare il bambino sulle gambe in posizione prona e un po’ inclinato in basso, reggere il capo in estensione e battere vigorosamente con il palmo della mano in zona interscapolare con via di fuga laterale per 5 volte. Se non ci sono segni di ripresa, girarlo pancia all’aria, sempre mantenendo il capo, ed eseguire 5 compressioni toraciche (al centro, 1 cm sotto la linea che unisce le due mammelle) con le due dita (indice e medio).
Se il bambino è più grande (dai 12 mesi alla pubertà): mettersi dietro al bambino in piedi, con le mani chiuse a pugno incrociate subito tra l’ombelico e l’osso dello sterno e fare 5 brevi e vigorose compressioni dal basso in alto e dall’avanti all’indietro: questo movimento provocherà la tosse e la fuoriuscita dell’oggetto dalla bocca.
Per saperne di più:
Italian Resuscitation Gouncil: Linee Guida RCP 2021