INDICE:
♦ Cos’è la contraccezione di emergenza?
♦ Quali sono i contraccettivi di emergenza ?
♦ Quali sono i contraccettivi d’emergenza ormonali?
♦ Quali sono gli effetti collaterali e le controindicazioni dei contraccettivi d’emergenza ormonali?
♦ Quali sono le modalità di prescrizione dei contraccettivi d’emergenza ormonali?
♦ Quali sono i contraccettivi d’emergenza intrauterini (Intra Uterine Device – IUD)?
♦ Quali sono gli effetti collaterali e le controindicazioni dei dispositivi intrauterini?
♦ Cos’è la contraccezione d’emergenza?
La contraccezione d’emergenza, è una metodica contraccettiva a cui si fa ricorso dopo un rapporto sessuale a rischio, allo scopo di impedire una gravidanza, quando non è stato usato un metodo contraccettivo o quando il metodo adottato non è stato correttamente utilizzato.
♦ Quali sono i contraccettivi di emergenza?
I contraccettivi d’emergenza sono di due tipi:
♦ contraccettivi ormonali (pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo)
♦ dispositivi intrauterini (Intra Uterine Device – IUD) al rame.
La loro efficacia dipende da due fattori:
♦ La precocità d’assunzione dopo il rapporto sessuale a rischio
♦ La fase del ciclo mestruale al momento
♦ Quali sono i contraccettivi d’emergenza ormonali?
I contraccettivi ormonali utilizzati come contraccettivi d’emergenza sono:
♦ Levonorgestrel, noto come “pillola del giorno dopo” ♦ Ulipristal acetato, noto come pillola dei “cinque giorni dopo”
La pillola del giorno dopo, il levonorgestrel, è un progestinico, che viene assunto, per via orale in una dose singola da 1,5 mg. È efficace se assunto subito dopo un rapporto sessuale a rischio, preferibilmente entro 12 ore e non oltre 72 ore. Il levonorgestrel impedisce il concepimento in quanto ritarda o blocca l’ovulazione. È efficace se è assunto nei primi giorni del ciclo, quando il follicolo è ancora in crescita (14 mm), ossia prima del picco dell’LH e di conseguenza dell’ovulazione. Il levonorgestrel consente di evitare il 69% delle gravidanze attese, ossia quelle gravidanze che sarebbero accadute in assenza di trattamento. La contraccezione di emergenza con levonorgestrel può essere meno efficace nelle donne obese.
La pillola dei cinque giorni dopo, l’ulipristal acetato, è un modulatore selettivo per i recettori del progesterone, viene assunto per via orale in una dose singola da 30 mg. E’ efficace se assunto entro 5 giorni dal rapporto (120 ore) ed è più efficace del levonorgestrel se assunto nelle prime 24 ore dopo il rapporto.L’ulipristal acetato impedisce il concepimento in quanto ritarda il picco dell’LH e l’ovulazione. E’ efficace se è assunto durante la crescita del follicolo (18 mm) ma è efficace anche se assunto durante l’ascesa dell’LH. Se il picco dell’LH è già avvenuto l’ulipristal non ha più effetto. L’ulipristal acetato consente di evitare l‘85 % delle gravidanze attese.
Quindi l’ulipristal acetato è più efficace del levonorgestrel nell’evitare le gravidanze indesiderate perché agisce in una finestra temporale più ampia (120 ore) e soprattutto perché è in grado di impedire l’ovulazione anche quando i livelli di LH cominciano a salire.
♦ Quali sono gli effetti collaterali e le controindicazioni dei contraccettivi ormonali?
Gli effetti collaterali sono scarsi e sono simili per i due farmaci. Essi sono: nausea, vomito, diarrea, astenia, cefalea, tensione mammaria, dolori addominali e pelvici. Un effetto collaterale frequente è la comparsa di un sanguinamento che talvolta può prolungarsi fino alla comparsa della mestruazione successiva. Le mestruazioni possono comparire in ritardo o in anticipo rispetto alla data prevista e possono essere più abbondanti o più scarse. Se le mestruazioni ritardano di oltre cinque giorni o se si presentano in maniera insolitamente scarsa o abbondante, è necessario fare un test di gravidanza e contattare il ginecologo.
Non ci sono particolari controindicazioni all’uso dei contraccettivi ormonali tranne la gravidanza e le allergie ai componenti del farmaco. E’ opportuno accertarsi se si assumono farmaci come: antiepilettici, antibiotici, antiretrovirali e l’iperico, che riducono l’efficacia del contraccettivo orale. In questi casi si può ovviare raddoppiando la dose di LNG.
Se si utilizza l’ulipristal acetato, è suggerita precauzione in caso di asma severo, disfunzione epatica, problemi ereditari di intolleranza o malassorbimento al galattosio, carenza di lattasi. L’allattamento al seno deve essere evitato per sette giorni dopo l’assunzione.
I contraccettivi ormonali d’emergenza non devono essere assunti due volte nello stesso ciclo.
♦ Quali sono le modalità di prescrizione dei contraccettivi d’emergenza ormonali?
Secondo la Determina AIFA (2020) i contraccettivi d’emergenza ormonali seguono le seguenti modalità prescrittive:
♦ I preparati progestinici contenenti il levonorgestrel non sono soggetti a prescrizione medica per le donne di età pari o superiore a 18 anni, mentre per le minori di 18 anni è obbligatoria la prescrizione medica, da rinnovare di volta in volta.
♦ I preparati contenenti l’ulipristal non sono soggetti a prescrizione medica, né per le maggiorenni né per le minorenni.
♦ Quali sono i contraccettivi d’emergenza intrauterini (Intra Uterine Device -IUD)?
I contraccettivi intrauterini utilizzati per la contraccezione d’emergenza sono le spirali al rame. La spirale al rame è un piccolo dispositivo di plastica, a forma di T, sul quale è avvolto un filo di rame. Agisce riducendo il numero e la motilità degli spermatozoi e impedendo l’impianto dell’ovulo, nel caso venga fecondato, in quanto modifica il rivestimento interno dell’utero (endometrio), rendendolo inadatto alle gravidanze.
La spirale deve essere inserita dal ginecologo il prima possibile dopo il rapporto a rischio e comunque non oltre i cinque giorni. Se è inserita entro 48 ore dal rapporto può evitare l’insorgenza del 99% delle gravidanze. Quindi la spirale al rame è il contraccettivo d’emergenza più efficace. In assenza di controindicazioni la spirale può essere lasciata in utero per prolungare l’effetto contraccettivo.
♦ Quali sono gli effetti collaterali e le controindicazioni dei dispositivi intrauterini?
Gli effetti collaterali dello IUD al rame sono: le infezioni vaginali e/o pelviche, le perforazioni uterine, lo spostamento e l’espulsione.
La spirale al rame non ha interazioni farmacologiche rilevanti.
Lo IUD al rame è controindicato in caso di infezioni o patologie dell’apparato genitale, come malformazioni uterine, tumori, mestruazioni particolarmente abbondanti e/o dolorose, una pregressa gravidanza ectopica.L’eta’ e la nulliparita’ non sono ragioni per limitare l‘uso dello IUD al rame.
Per saperne di più:
- Contraccezione di emergenza Febbraio 2015 Consorzio Europeo per la Contraccezione di Emergenza Una linea guida per la fornitura di servizi in Europa: Questa linea guida e’ stata approvata da: SIGO (Societa’ Italiana di Ginecologia e Ostetricia) AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) SMIC (Societa’ Medica Italiana per la Contraccezione) SIC (Societa’ Italiana della Contraccezione) AGITE (Associazione Ginecologi Territoriali)
- Contraccezione Ministero della salute