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Il microbiota vaginale o flora batterica vaginale è la comunità di microrganismi ( batteri, funghi, protozoi e virus) presenti in vagina.

Contenuti dell'articolo

 

       INDICE:

 Cos’è il microbiota vaginale?

 Come si compone il microbiota vaginale?

 Che funzione svolge il microbiota vaginale?

 Cosa fare per proteggere il microbiota vaginale?

  Cos’è il microbiota vaginale?

Il microbiota vaginale (flora batterica vaginale) è la comunità di microrganismi (batteri, funghi, protozoi e virus) presenti in vagina, da non confondere col microbioma vaginale che invece definisce l’intero ecosistema vaginale comprensivo del microbiota e del corrispettivo genoma.

Il microbiota vaginale riveste un ruolo determinante sullo stato di salute e malattia, in quanto contrasta le infezioni di germi patogeni e attiva il sistema immunitario.

♦ Come si compone il microbiota vaginale?

Il microbiota vaginale può essere composto da differenti
specie microbiche (circa 300) che variano continuamente essendo influenzate da diversi fattori quali, razza, età, livelli ormonali, flussi mestruali, gravidanza, attività sessuale, uso di contraccettivi, igiene personale, uso di farmaci ecc. 

Un microbiota vaginale sano, anche detto eubiotico, è caratterizzato dalla prevalenza dei lattobacilli acidofili sulle altre specie microbiche, dalla dominanza di una singola specie microbica latto-bacillare e da poche specie batteriche anaerobiche, ossia da una ridotta biodiversità; tutte le diverse componenti di questo sistema sono in perfetto equilibrio fra loro e con l’ambiente vaginale che li circonda.

Nelle donne in età riproduttiva asintomatiche, sane, Il microbiota vaginale è caratterizzato dalla presenza di elevate concentrazioni di lattobacilli acidofili, batteri gram positivi, anaerobi facoltativi capaci di produrre acido lattico, e da minori concentrazioni di Actinobacteria, Prevotella, Streptococcus, Proteobacteri, Bifidobacteriaceae,  Bacteroides, ecc., batteri gram negativi, anaerobi facoltativi.

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Sono stati identificati cinque differenti gruppi di comunità batteriche vaginali, definite come “tipi di stato comunitario” (CST). 

In particolare CST-I, CST -II, CST-III e CST-V sono dominati rispettivamente da Lactobacillus crispatus , L. gasseri , L. iners e L. jensenii, mentre CST-IV è caratterizzato da una combinazione di pochi lattobacilli e diversi anaerobi facoltativi  come Atopobium, Gardnerella, Streptococcus, Sneathia, Mobiluncus, Megasphera e Clostridiales.

Il L. crispatus è il più protettivo fra tutti i lattobacilli, produce più acido lattico e si associa a un  pH marcatamente acido (pH< 4). Il gruppo CST I è il gruppo più stabile, si riscontra in quasi tutte le donne sane ed è a basso rischio di disbiosi.  

Il L. iners è un lattobacillo che si riscontra frequentemente a livello vaginale sia nelle donne sane che nelle donne affette da disbiosi. Si associa spesso con il L,Crispatus,  particolarmente durante la gravidanza o durante il flusso mestruale e la sua presenza è inversamente proporzionale al L crispatus. Il L. iners  sembra possedere un ruolo nella patogenesi della vaginosi batterica in quanto facilita l’ingresso di patogeni nelle cellule epiteliali.

Il gruppo CST-IV è di più frequente riscontro nelle donne africane ed ispaniche, ed è il gruppo a maggior rischio di vaginosi Batterica, infertilità e complicanze ostetriche. Questo gruppo non possiede un lattobacillo dominante, anzi i lattobacilli sono scarsi, ma possiede una elevata variabilità di anaerobi facoltativi.

Nelle ragazze prepuberi e nelle donne in menopausa, per la carenza estrogenica, il microbiota vaginale è caratterizzato dalla scarsità di lattobacilli e dalla presenza di batteri coliformi: E. Coli, Stafilococchi Streptococchi ecc. potenzialmente patogeni.  Le donne in menopausa che hanno un CST IV, con la prevalenza di batteri anaerobi, hanno un aumentato rischio di atrofia vaginale e di sindrome genito-urinaria.

 

♦ Che funzione svolge il microbiota vaginale?

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Il microbiota vaginale svolge una funzione difensiva che si realizza principalmente antagonizzando la crescita batterica e attivando
il sistema immunitario

 

 

I lattobacilli contrastano l’aggressione di germi patogeni secondo
diverse modalità:

 

  •       trasformano il glicogeno, delle cellule vaginali, in acido lattico, e rendono il pH vaginale acido (pH ≤ 4,5, range 3.8-4.4,) sfavorevole alla crescita dei microorganismo

  •       producono perossido di idrogeno, tossico per numerose di specie batteriche

  •      competono con i patogeni per le sostanze nutritive e per l’adesione alla parete vaginale, impedendo di fatto ai patogeni di moltiplicarsi e di penetrare nelle cellule vaginali

  •   secernono batteriocine, sostanze simili agli antibiotici, che possiedono attività batteriostatica o battericida su alcuni ceppi microbici

Il microbiota vaginale inoltre interagisce con il sistema immune locale (MALT-Mucosal-associated Lymphoid tissues) per contrastare la crescita e la diffusione microbica, attivando l’immunità innata e successivamente l’immunità adattativa con la formazione di linfociti T citotossici e linfociti B implicati nella produzione di anticorpi IgA e IgG e proteine antimicrobiche (AMPs) che prevengono l’adesione dei patogeni all’epitelio e promuovono la loro successiva eliminazione.

♦ Cosa accade se si altera il microbiota vaginale?

Se si altera l’equilibrio esistente fra le differenti specie microbiche vaginali, si crea una condizione di instabilità che si chiama disbiosi, questa condizione predispone all’insorgenza di vaginiti, di vaginosi batterica, di malattie sessualmente trasmissibili, di infertilità e di complicanze ostetriche come aborto e parto pretermine.

La disbiosi vaginale è caratterizzata dalla presenza di una specie lattobacillare dominante instabile, da un numero di lattobacilli ridotto e da un’elevata biodiversità. La causa di questo squilibrio potrebbe dipendere dalla presenza di lattobacilli che producono meno acido lattico oppure potrebbe dipendere dalla distruzione dei lattobacilli provocata dalla presenza di agenti patogeni litici.

 

♦ Cosa fare per proteggere il microbiota vaginale?

Per proteggere il microbiota vaginale occorre:

 

Avere cura dell’igiene intima: usare biancheria intima comoda e di cotone, lavarsi correttamente da avanti verso dietro, utilizzare sempre detergenti adatti alla propria età, non effettuare lavaggi troppo frequenti, non usare lavande vaginali tranne se consigliate dal medico, cambiare spesso gli assorbenti, usare i salva-slip solo nei giorni del ciclo, evitare depilazioni troppo spinte perchè i peli hanno una funzione protettiva e termoregolatrice.

 

Avere una corretta educazione sessuale: svuotare la vescica prima e dopo ogni rapporto sessuale, lavarsi prima e dopo il rapporto sessuale, usare il preservativo per evitare la trasmissione di infezioni e per evitare di innalzare il pH vaginale (lo sperma ha un pH basico) e aumentare, così, il rischio di infezioni.

 

Adottare un’alimentazione corretta: limitare il consumo di carboidrati, preferire i cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura, consumare cibi probiotici (yogurth, kefir) per equilibrare la funzione intestinale e la flora batterica intestinale

 

Non trascurare la presenza di fastidi persistenti: è bene rivolgersi subito al proprio medico in caso di bruciore, prurito e in caso di alterazioni dell’odore e del colore e consistenza delle secrezioni vaginali; evitare di ricorrere a “google doctor” e al “fai da te”, le soluzioni trovate sono spesso improprie e insufficienti, nella maggior parte dei casi l’infezione invece di essere eliminata tende a cronicizzare e a recidivare.

 

Per saperne di più:

 

1) ”The Vaginal Microbiome: I. Research Development, Lexicon, Defining “Normal” and the Dynamics Throughout Women’s Lives” Hans Verstraelen, MD, MPH, PhD, Pedro Vieira-Baptista, MD, Francesco De Seta, MD, Gary Ventolini, MD, FACOG,  Risa Lonnee-Hoffmann, MD, PhD, and Ahinoam Lev-Sagie, MD Journal of Lower Genital Tract Disease • Volume 26, Number 1, January 2022

 

2) ”The Vaginal Microbiome: II. Vaginal Dysbiotic Conditions Ahinoam” Lev-Sagie, MD,1,2 Francesco De Seta, MD,3,4 Hans Verstraelen, MD, MPH, PhD,5,6 Gary Ventolini, MD, FACOG,7 Risa Lonnee-Hoffmann, MD, PhD,8,9 and Pedro Vieira-Baptista, MD10,11,12 Journal of Lower Genital Tract Disease • Volume 26, Number 1, January 2022

 

3) ”The Vaginal Microbiome: III. The Vaginal Microbiome in Various Urogenital Disorders “ Francesco De Seta, MD, Risa Lonnee-Hoffmann, MD, PhD, Giuseppina Campisciano, PhD, Manola Comar, PhD, Hans Verstraelen, MD, MPH, PhD, Pedro Vieira-Baptista, MD, Gary Ventolini, MD, FACOG, and Ahinoam Lev-Sagie, MD, Journal of Lower Genital Tract Disease  Volume 26, Number 1, January 2022

 

4) ”The interplay between immune system and microbiota in gynecological diseases: a narrative review”

P. Villa, C. Cipolla , S. D’ippolito, I.D. Amar, M. Shachor, F. Ingravalle, F. Scaldaferri, P. Puca, N. Di Simone, G. Scambia European Review for Medical and Pharmacological Sciences 2020; 24: 5676-5690

 

5) “Ecological dynamics of the vaginal microbiome in relation to health and disease”  Expert Reviewhirley s.Greenbaum, MD; Gili Greenbaum, PhD; Jacob Moran-Gilad, MD, MPH; Adi Y. Weintruab, MD  American Journal of Obstetrics & Gynecology 2018 

 

6) Ravel J Gajer P Abdo Z, et al.. “Microbioma vaginale delle donne in età riproduttiva” . Proc Natl Acad Sci USA 2011; 108 ( suppl. 1 ):4680–7. 

 

 

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